Spese elevate e scelte discutibili: il caso della Fondazione Cassa Rurale di Battipaglia

Il nostro candidato Presidente ha chiesto, da quasi un mese, chiarimenti sui conti della Fondazione, ma gli amministratori e i sindaci della Banca non rispondono!

Perché gli amministratori della Fondazione (nominati dagli amministratori della Banca, e quindi con il padre che nomina il figlio vice presidente, come se fosse un’azienda personale, di famiglia) hanno “investito” € 2.550.000 in una “gestione patrimoniale” (affidando le risorse a una società che amministra il
risparmio altrui) ed € 417.133 in due appartamenti uso ufficio, immobilizzando così il 99% del patrimonio netto della Fondazione?

Tutto questo non è in contrasto con i fini della Fondazione, costituita per sostenere bisogni sociali, non certo per fare “investimenti finanziari” così rischiosi e di importo tanto elevato? Gli organi della Fondazione e della Banca sanno che aver affidato ad una sola forma di investimento l’85% del patrimonio rende particolarmente elevato il grado di “concentrazione” del rischio, nonostante la Fondazione abbia l’obbligo di investire il patrimonio in attività diversificate, prudentissime e adeguatamente fruttifere?

Ed ancora: qual è il valore attuale del rilevante importo affidato in “gestione patrimoniale”, visto che lo strumento di “investimento” prescelto può comportare anche perdite del capitale? Ai soci della BCC (che, di fatto, sono anche i “soci” della Fondazione) diciamo che il prodotto finanziario “gestione patrimoniale” è caratterizzato da un grado di rischio “medio/basso” e può facilmente perdere il 10% del valore investito, ma nulla esclude che possa perdere anche di più, molto di più!

E allora: come mai nei troppo sintetici bilanci della Fondazione figura sempre e solo il valore nominale delle somme “investite” (€ 2.550.000), senza alcuna indicazione del valore effettivo della “gestione patrimoniale” alla data di chiusura di ogni bilancio? Noi pensiamo che la ragione sia che il valore effettivo
della “gestione patrimoniale” si sia ridotto (del 10%, e cioè ci sia una perdita di 255.000 euro, o di più?). Se così non è, ci dicessero qual è il valore delle somme “investite”, e cioè l’importo che la Fondazione riceverebbe chiudendo l’operazione di investimento.

Perché il bilancio non è corredato da una nota integrativa contenente indicazioni sui dettagli delle principali voci di ogni bilancio e sulle variazioni intervenute rispetto all’esercizio precedente? La “governance” della Fondazione come giustifica il ricorso a prestiti bancari, con relativi oneri a carico della stessa, per versare una cauzione al fine di partecipare ad una vendita coattiva nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare, che è intervento contrastante palesemente con i fini sociali ed etici
della Fondazione?

Un’altra domanda viene spontanea: con quali risorse gli amministratori della Fondazione pensano di realizzare lo scopo dell’ente, vista la sostanziale mancanza di liquidità?

Come mai gli incarichi nella Fondazione sono “remunerati” dall’inizio del 2023 (€ 12.000 all’anno al presidente; € 6.000 all’anno al vice presidente; € 6.000 all’anno al segretario generale; € 2.000 all’anno al revisore legale; € 200 per la partecipazione a ogni riunione da parte dei 9 componenti del consiglio),
mentre quando l’ente fu costituito lo statuto prevedeva la “gratuità” di tali incarichi?

Le risposte a queste domande sono, secondo noi, le principali ragioni che inducono gli amministratori della Banca a non fornire alcuna risposta. Questa, secondo noi, è una delle tante ragioni per cui il presidente uscente della Banca non accetta il confronto, di fronte a chiunque, che da mesi chiede il
nostro candidato presidente Rodolfo Pierri.

Ma questa fuga quanto potrà durare? La data dell’assemblea è ormai vicina!

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A norma dell’art. 17 del Regolamento assembleare ed elettorale della BCC Campania Centro (versione approvata dall’assemblea del 5 maggio 2024), l’elenco dei candidati deve essere sottoscritto da un numero di soci non inferiore al sette per cento del totale della compagine sociale (alla data del 22 novembre 2024 i soci erano pari a 8.280).

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